Le Pievi del Nobile di Montepulciano DOCG • Sant’Ilario
Questa Pieve ha una chiesa parrocchiale intitolata a S. Ilario ed è posta ad est di Montepulciano. Argiano è un luogo solitario rivestito di selve sino a quando (anno 1100 circa) i Conti di Chiusi, donarono alla chiesa una porzione di bosco.
In questa Unità i suoli limosi spesso sopra alle sabbie compatte sono a tessitura tra franco argillosa e franco limoso argillosa, scheletro assente, sono suoli calcarei. Nelle parti più basse dell'Unità avvicinandoci alla Val di Chiana, troviamo i terrazzi fluvio-lacustri. I suoli sono caratterizzati da sabbie con ciottoli silicei di piccole dimensioni, sono a tessitura franco argillosa/franco sabbioso argillosa, scheletro minuto di dimensioni e frequente; sono suoli da non calcarei a poco calcarei.
Dal 2025, il Vino Nobile di Montepulciano si arricchisce della nuova menzione “Pieve” , una tipologia che esalterà il legame con il territorio attraverso le Unità Geografiche Aggiuntive (UGA), basate su antiche suddivisioni storiche. Il progetto, nato grazie al confronto tra produttori, ricercatori e altri importanti attori della filiera, mira a valorizzare il terroir con regole stringenti:
• Vitigni autoctoni con una prevalenza di Sangiovese minimo 85% in belnd solo con vitigni autoctoni per il 15% (Colorino, Mammolo e Canaiolo)
• Affinamento di almeno 36 mesi, con 12 in legno
• Prospettiva di una produzione limitata, che si potrebbe/dovrebbe attestare attorno al 10% del totale del Vino Nobile
L’ annata 2021 sarà la prima a debuttare sul mercato, affiancando il Vino Nobile tradizionale e la Riserva.